RECENSIONE - Gemma (iuppiternews)


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RECENSIONE - Gemma (iuppiternews)


"Gemma – Storie di piccole e grandi donne" è il libro di esordio di Valeria Cimmino, una giovane scrittrice napoletana, che ha vinto, proprio con questa raccolta di racconti, pubblicata da Iuppiter Edizioni, il Premio Nuove Opere (con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”).

Gemma è una giovane donna che ha sempre vissuto in ammirazione delle tre principali figure femminili della sua famiglia. La nonna, la mamma, la zia. Donne in gamba. Determinate. Di successo. Con forti personalità. Potrà mai lei esserne all’altezza? Questo è il dubbio che la assale. Sarà proprio una delle sue tre icone, la nonna, a mostrarle la via da intraprendere per placare i suoi turbamenti. La soluzione di tutto si trova in un vecchio manoscritto, in cui il lettore viene portato insieme a Gemma attraverso il susseguirsi di storie di piccole e grandi donne.

Il recente successo, anche televisivo, della saga dell’Amica Geniale ha acceso un faro su una narrazione al femminile schietta e diretta. Nei romanzi che raccontano di donne, ancor più in quelli scritti proprio da donne, il pericolo di ritrovarsi nei soliti stereotipi è dietro l’angolo. Ma tra gli stralci di vita di personaggi come Adelaide, Gregoria, Violante, Paolina, intervallati da odi e poesie, e affrescati dalla matita di Martina Di Mauro che ne ha curato le illustrazioni, non c’è spazio per la banalità.

Quattordici figure femminili, di storia in storia, si raccontano attraverso le parole di Valeria Cimmino. Tutte sono alle prese con l’esigenza di affermarsi, di realizzarsi, di trovare l’amore, di accettarsi e farsi accettare dal mondo. Ma prima di essere donne, sono esseri umani, con tutte le proprie contraddizioni e i propri limiti. Le azioni che compiono e le conseguenze che ne discendono non sono scontate, né in alcun modo edulcorate. Tutti sanno che talvolta per raggiungere i propri obiettivi si può essere costretti a gesti cinici, calcolati. Addirittura meschini. E non è detto che ci si debba aspettare un pentimento o una qualche forma di redenzione.

È attraverso le diverse vicende umane raccontate, in cui ciascuno può immedesimarsi pur restando sempre se stesso,  che viene indicato a Gemma il modo per ritrovare la sua unicità. Quell’unicità che tutti hanno e nessuno dovrebbe mai perdere. Ora le pagine del libro sono tutte bianche:  è giunto il momento per lei di raccontare la sua storia.

“Mentre Valeria volava, pensava che il mondo era davvero bello e che lei era stata molto fortunata; aveva avuto la possibilità di guardarlo da numerosi punti di vista e diverse angolazioni: dal basso, da altezza d’uomo e dall’alto. Si sentiva tanto felice”.

Flora Fiume
www.iuppiternews.it
21 febbraio 2019